IL PRINCIPIO 90/10 E LA TAZZINA DI CAFFÈ
La mattina è cominciata con una tazzina di caffè rovesciata sulla camicia, mentre un piede è già sullo zerbino e un braccio è allungato per afferrare la borsa sul tavolo della cucina.
Ecco il preludio di una giornata che sarà inevitabilmente tutta in salita, lo sappiamo già.
E invece no.
Le cose succedono, facciamocene una ragione.
Le ferie prima o poi finiscono, i semafori diventano rossi, le gomme si bucano, e le camicie si macchiano.
La vera questione è: come reagiamo di fronte a ciò che ci accade?

Non serve la sfera di cristallo per saperlo, ce lo dice lo scrittore e teorico della leadership personale Stephen Covey (e noi appoggiamo in pieno il suo pensiero).
La risposta si chiama «principio 90/10» in base al quale siamo in balia di un’imprevedibilità degli eventi pari al 10% di ciò che ci accade nella vita, mentre il restante 90% dipende soprattutto da noi e dalle nostre reazioni.
Tornando alla tazzina. Non possiamo evitare che si rovesci in determinate circostanze, ma possiamo scegliere come comportarci di conseguenza.
Se abbandonarci allo sconforto del «mai una gioia» e lasciare incalzare il nervosismo che attanaglierà noi e chi ci circonda per tutta la giornata, oppure contare fino a 10, sorridere per una patacca, aprire l’armadio e scegliere un’altra camicia tra le miriadi ordinate per colore nel guardaroba.
Tutto andrà bene, come in una normalissima buona giornata.
Ramé vi insegna a gestire e a non subire gli eventi.
Questione di volontà, ma forse anche un po’ di scaltrezza. E allora fatevi furbi!